Lamerate Stellari

racconti erotici, incesto, segretarie porche, college girls , fuckfest

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Asenath
view post Posted on 12/3/2007, 16:01




Circa due anni fa, per un certo periodo ho frequantato una chat, "Messenger di Yahoo". Forse alla ricerca di qualche cosa di nuovo. Accadde che un giorno, era verso l’inizio dell’estate 2002, conobbi in stanza una ragazza, che per ovvi motivi chiamerò Giulia, la quale, il caso volle, chattava dal palazzo di fronte al mio. Così dopo circa una oretta che ci scrivevamo decidemmo di scendere per un caffè.

Lei, molto provocante, è una persona molto affabile e carina e a prima vista non avrei mai immaginato quello che sarebbe successo di lì a poche ore.

Così, mentre la conversazione procedeva amabilmente, le proposi se la sera ci volevamo rivedere per andare a prendere una birra. Lei, accettò immediatamente e così, quella sera, verso le 22.30 la andai a prendere a casa.

Appena salita in macchina, notai immediatamente il suo abbigliamento: vestito di cotone elasticizzato aderente, sandali con tacco a spillo altissimo e, siccome l’abito era trasparente, notai che il suo perizoma era costituito da una catena. La cosa mi incuriosì molto ma, per pudore non feci nessun commento, se non quello di farle dei complimenti per il suo splendido e provocantissimo decolté. Così le proposi di andare a prendere le birre per poi andare su una spiaggia molto suggestiva nelle vicinanze anche perché la serata era molto afosa. E così fu.

Subito, arrivati li ci sedemmo sulla sabbia e lei, alzandosi leggermente il vestito nel calarsi mi fece intravedere il suo perizoma, molto striminzito, e si sedette, di schiena davanti a me appoggiandosi alle mie ginocchia.

A quel punto iniziammo una piacevole conversazione e lei, di tanto in tanto, nel girarsi mi faceva vedere il suo seno, a stento contenuto dal reggiseno.

Senza dare nell’occhio, aprii le gambe e la feci poggiare con la schiena contro il mio petto e con il sedere in corrispondenza del mio pene.

Da dietro avevo sempre di più una splendida visione dei suoi seni e fu in qual momento che notai che i suoi capezzoli erano diventati turgidissimi. Questa visione, di una sconosciuta, mi fece eccitare tanto che lei se ne accorse e inizio, prima leggermente, e poi sempre più esplicitamente a strofinarsi con il sedere contro la patta dei miei pantaloni.

Ad un certo punto, Giulia si fermo e girando leggermente la testa mi guardò negli occhi e mi disse: "vedo che ti faccio proprio un bell’effetto..." ed io, un po’ per imbarazzo, un po’ perché mi trovavo in una situazione nuova non ebbi la forza di dire niente.

Fu lei a rompere gli indugi, e ripoggiandosi contro il mio petto, mise le sue mani dietro la schiena e mi inizio a toccare.

A quel punto il ghiaccio era rotto.

E io da dietro le iniziai a toccare la fica con tutte e due le mani. Subito si bagno e iniziò ad ansimare, provocando in me una erezione sempre più forte e aumentando sempre di più il movimento delle nostre mani.

Benché vicino a noi ci fossero altre coppiette e gente che passeggiava al chiaro della luna, Giulia mi sbottonò i pantaloni e mi caccio il pene fuori e sempre di schiena inizio a masturbarmi sempre con più vigore.

Io, continuavo a toccarle il clitoride e le labbra, quando lei tolse una delle mani dal mio pisello e premette con la sua le mie mani fino a farsi enrare dentro tre dita.

A quel punto l’eccitazione fu fortissima e le chiesi se volevamo appartarci dietro degli scogli. Non mi rispose. Si alzo mi prese per mano e mi condusse dove le avevo indicato senza dire una parola. Mi spinse con la schiena contro lo scoglio si inginocchiò e si esibì in un fantastico, benché breve pompino visto che dopo pochi minuti le arrivai sul viso.

Soddisfatto, le chiesi di andarcene in un alberghetto non lontano da dove eravamo. Mentre ci dirigevamo verso il tanto agognato letto, continuammo a masturbaci a vicenda in auto.

Ad un certo punto, Giulia, eccitatissima prese la bottiglia di birra che avevamo con noi e se la infilò in fica procurandosi un orgasmo e mentre veniva si fece promettere che appena arrivati in albergo la avrei leccata fino a sfinirla. E così fu. Non entrammo neanche nella stanza che la sdraia sul letto e le inizia a leccare il clitoride, poi la girai e mi produssi in una lunga leccata del culetto sodo e del suo bellissimo buchetto. Così appena sentii che stava impazzendo, a me stava per esplodere nei pantaloni, le poggiai il mio enorme glande sul buchetto e inizia a scoparla nel culo, poi in fica, poi ancora nel culo, dove le arrivai copiosamente. Andammo avanti così per tutta la notte.

Fu una esperienza fantastica che ripetemmo per molte volte quella fantastica estate del 2002.
 
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Leevoth
view post Posted on 12/3/2007, 16:13




si fece promettere che appena arrivati in albergo la avrei leccata fino a sfinirla. E così fu.
lol
 
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Asenath
view post Posted on 12/3/2007, 16:16




- Ti piacerebbe la mia manina a smanettare la tua fica al posto della tua vero?

E pasticciarti tutte le ditina?
Ed averti vicinissimo, fermo, davanti a me?
Ed avere i tuoi occhi puntati dentro di me?
E sentire quello che pensi di me dalle tue labbra?
E poterti dire in faccia quello che ti scrivo?
Ed abbandonarmi tra le tue dita?
E gemere come una cagna ad ogni tuo movimento ritmico?
Ed ansimarti in faccia?
Bah… un po’ sì!

- I miei occhi infuocati, immobili, conficcati nei tuoi.
Dirmi quello che mi scrivi e che non hai avuto il coraggio di scrivere.
Sentire le mie dita stuzzicarti, premerti, schiacciarti le pareti gonfie della fica.
Sentirti la fica: grondante, riempita
Gemere ad ogni movimento con il tuo corpo privo di controllo e la tua testa che dondola rovesciata
le ginocchia piegarsi mentre ti apro il ventre.

Leccarmi vogliosa le labbra,
mostrarti pornograficamente la mia linguetta, la mia natura tutta aperta,
il mio seno che sobbalza ad ogni affondo delle tue dita.
Dirti ogni pensiero, ogni perversione, sempre ingoiata e lasciarla leggera uscire da sta boccuccia per bene con una lieve vocina dal lessico di una vacca in calore.
Tu sei completamente vestito, io nuda per farmi sentire ancora di più troia davanti agli occhi di un Uomo che mi vede orgasmica in balia delle sue dita.
Non trattenere secrezioni, lamenti, urla, spasmi e lasciarmi andare tra la tua mano che la sento piena ed appiccicaticcia di me.
Chiudo gli occhi, devo chiudere un attimo, non ho così tanto carattere e reclino la testa.
Riempio i polmoni d'aria.

Mi chiami,
mi chiami così: "Ehi Puttana, Guardami! Decido io se concederti il buio, ora voglio la tua faccia stravolta fino a che punto può trasfigurarsi di piacere"

- Non ti chiamo semplicemente: mentre la mia mano destra ti fotte, la sinistra afferra i tuoi capelli sulla nuca e ti solleva la testa.
Sei in piedi, appoggiata alla scrivania alle tue spalle, aggrappata con le mani mentre fatichi a stare in piedi e i tuoi umori colano lungo la pelle calda delle tue cosce e io ti parlo con una voce che non hai mai sentito e ti scende nel midollo delle ossa ed esplode dentro la tua fica.

Mi torci il collo: hai il mio muso quasi appiccicato al tuo, respiro il tuo respiro, è violento sa di uomo.
Mi sorridi beffardo sentendo il mio piccolo lago tra le tue dita esperte.
Stanco del giochino lo vuoi finire, senti che ci sono quasi e mi molli la testolina senza tante delicatezze.
"Chiudi gli occhi K. e parti per questo trip ..........”
così dicendo la tua mano pompa dentro di me come la lancetta dei secondi.....
" URLA BELLA!! Cazzo Inghiotti il Piacere, Sputami Fuori la Puttana che Sei!!"

- Ti scaravento riversa sul tavolo, lanci un grido mentre cadi, ti trovi a braccia aperte sulla scrivania, con una mano ti spacco la fica con l'altra ti inchiodo al tavolo puntandotela alla base della gola.
Sento i tacchi dei tuoi stivali sbatacchiare contro la scrivania.
Stringo la mano artigliando con le dita la tua fica il tuo clitoride tutto il tuo sesso gonfio e bollente che sprizza umori ovunque.
Guardo il tuo corpo contorcersi inchiodato dalle mie mani e torturato dal piacere montante.

E’ un attimo, un brivido paradisiaco, ogni parte del mio corpo si contrae e si rilascia in un gesto unico. Non senti più ne resistenza ne lotta in quel pezzo di carne che hai tra le dita, un gel viscido ti segue mentre le ritrai.
Il tuo dito indice ed il medio sono uniti in un gesto di possesso su di me.
Mi vedi buttata, stesa su quel tavolo, chissà che pensieri pervadono la tua testa ora......
la mia sarà finalmente vuota, libera, pura, domata.
Mi porgi la mano...
"Lecca!"

- T’infilo le dita fradice nella tua bocca, e con l'altra mano massaggio una tua tetta.
Ti mormoro "queste le tue perversioni?"

No, questa perversione era solo per mettermi in mano tua, ora voglio il cazzo!
Ora voglio fare il mio sex sul tuo cazzo!
 
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Leevoth
view post Posted on 12/3/2007, 16:20




bondage transex
 
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